4 NOVEMBRE 1918 - 4 NOVEMBRE 2008

  90 ANNI SONO PASSATI DALLA "VITTORIA" NELLA W.W.1

 

 

La mattina del 4 novembre 1918, giorno in cui doveva entrare in vigore l’armistizio firmato 24 ore prima a Villa Giusti a Padova, alcuni reggimenti di Bersaglieri e i Cavalleggeri dell’Aquila passarono il fiume Tagliamento sul ponte, ancora in piedi seppur diroccato, di Madrisio di Varmo. Giunsero fino ad Ariis di Rivignano, dove però trovarono abbattuto il ponte sul fiume Stella. Dovettero riattarlo, nonostante il fuoco delle mitraglie ungheresi proveniente dalla riva sinistra del fiume. Terminata l’opera di guado, transitarono sull’altra sponda del fiume, inseguendo il nemico fino nella borgata di Paradiso.
Come si legge anche dagli scritti di Gabriele D’Annunzio, mancavano solo cinque minuti alle ore 15, quando i cavalleggeri  dell' Aquila raggiunsero i magiari al trivio di Paradiso, luogo dell’ultimissima resistenza, ma gli ungheresi, nascosti, scaricarono contro i militari italiani una fitta gragnuola di mitraglie, dando vita a un’autentica battaglia scatenata dall’aggressiva reazione italiana. Nella colluttazione, morirono nove soldati italiani: tre delle nove salme furono tumulate presso il cimitero di Paradiso. Le stesse fonti documentano di quattordici vittime tra gli Austriaci, tutti inumati nel cimitero e nella stradine limitrofe. Pochi mesi dopo, fu eretto un monumento ai soldati italiani, nelle vicinanze del terreno bagnato dal loro sangue: presente alla cerimonia anche il duca d’Aosta Emanuele Filiberto di Savoia. Fu' quello il primo monumento eretto in onore dei soldati italiani morti nella guerra 1915-18.

 

 

 

Scrisse Gabriele D’Annunzio

Questi fanti d’Italia, questi cavalieri d’Italia sapevano che stava per scoccare l’ora dell’armistizio. Lo sapevano. Avevano l’ardore in bocca, il vigore nel petto, il cuore palpitante. Erano giovani. Vivevano. Il diritto alla vita stava per essere ricollocato sul dovere del sacrificio. Essi potevano preservare il loro sangue, essi potevano ritenere nel loro pugno la loro sorte. L’ora stava per scoccare. Essi erano inebriati dall’ansia di spingere la vittoria quanto più lontana fosse data al loro soffio, sul suolo riconquistato, prima che quell’ora scoccasse e segnasse il termine raggiunto. Potevano vivere ed incoronarsi. Vollero incornarsi e morire. Al trivio di Paradiso era l’ultima resistenza, quivi era l’ultima gloria dei combattenti, quivi era lo sguardo della Patria, quello sguardo che l’eroe sente sul suo cuore segreto, e il cuore gli balza. Il nemico era protetto da fitte siepi di mitragliatrici e spazzavano la strada. In un attimo fu deliberato l’assalto, fu deliberata la carica. La gente a piedi e quella a cavallo mossero in un solo impeto: lo squadrone dell’avanguardia nella strada; ai lati gli altri due. Il fante cercava di superare il cavaliere, il cavaliere portava in rotta la potenza del fante; mai tanta fraternità d’armi fu più gloriosa. Cedette all’urto fulmineo l’ultimo ostacolo che ci separava dalle terre profanate. L’ora scoccò. Il vinto alzò bandiera bianca. I nostri morti coprivano la polvere, coprivano l’erbe. I nostri feriti sanguinavano mordendo i pugni nel rammarico della corsa interrotta

 

Il  testo e' stato preso da:    http://paradisofvg.wordpress.com/2008/06/23/la-battaglia-di-paradiso-4-novembre-1918/

 

 

ALCUNE INIZIATIVE NAZIONALI IN OCCASIONE  DEL 90°

 

 

4 novembre, questo misconosciuto

Tra qualche giorno si celebra il 4 novembre e la cosa più sconcertante è che in pochi ne ricordano il significato. Vittoria e Forze Armate evidententemente da noi fanno rima con retorica. Retorica nazionalista, che ha riguardato il fascismo, e retorica pacifista che sta riguardando oggi certa sinistra, che vorrebbe abolire la ricorrenza, boicottarla (come fecero socialisti e anarchici anti-interventisti del 1915-18), e come sostiene «Liberazione», il giornale di Rifondazione comunista, che vede nel Piave un inno al razzismo («non passa lo straniero»).

 

 

4 NOVEMBRE, PALMERI: "SARÀ DISTRIBUITO STORICO MANIFESTO ANMIG"

"Il prossimo 4 novembre, 90esimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale, distribuiremo presso la sede dell'Anmig, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, lo storico manifesto lanciato al Paese proprio da Milano quel giorno del 1918. Non è solo una testimonianza di alto valore storico, ma anche un testo di straordinaria attualità". Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, in relazione alle celebrazioni dell'Unità nazionale e Festa delle Forze armate, ricordando Delfino Borroni, ultimo reduce italiano della Grande guerra e ultimo Cavaliere di Vittorio Veneto, i cui funerali di Stato sono stati celebrati nel Duomo di Milano.

 

4 novembre: a Gorizia torna tricolore luminoso sul sabotino


(ANSA) - TRIESTE, 29 OTT - Verra' riattivato lunedi' prossimo, 3 novembre, il tricolore luminoso sul Monte Sabotino, sopra Gorizia, in memoria del 90/o anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale. L'annuncio e' stato dato oggi dal sindaco, Ettore Romoli, in occasione della presentazione del programma di eventi per la ricorrenza nel capoluogo isontino. Il 3 novembre sara' a Gorizia il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga, per l'inaugurazione di due mostre commemorative del 90/o anniversario della Vittoria nella Prima guerra mondiale. Le due esposizioni, che si terranno in Castello e verranno precedute da un concerto della fanfara della Brigata Pozzuolo, sono intitolate ''1918, la vittoria'' e ''Italico Brass, reporter della Grande Guerra''. (ANSA).

 

 

4 novembre 1918 - 4 novembre 2008: 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale

Ecco la preghiera di pace che partirà dalla suite in cui dimorò il comandante Diaz tra il 1917-1918 fino alla firma dell'Armistizio a Villa Giusti a Padova

 

Signore, Padre di tutti gli uomini,
accogli il grido dei piccoli, degli inermi, delle vittime della guerra
e mostra la Tua predilezione per loro fermando ogni violenza fratricida,
ogni progetto di distruzione e di iniquità.

 

Sarà questa la preghiera di pace che alle ore 18 del 3 novembre 2008, a novant’anni esatti della firma dell’Armistizio, partirà dalla stanza 110 del Grand Hotel Trieste & Victoria di Abano Terme, sede del Comando Supremo di Stato Maggiore dell’Esercito nel corso della Prima Guerra mondiale e dimora del generale Armando Diaz. Destinatari i 201 capi di governo degli stati indipendenti della terra. Il messaggio sarà tradotto in dodici lingue e sarà anche inviato alle ambasciate italiane nel mondo, affinché lo possano a loro volta recapitare a tutti i nostri concittadini che vivono lontani dall’Italia.

 

Sottofondo musicale "La legenda del Piave "  Banda arma dei carabinieri