I FATTI DEL 1779 NELTERRITORIO                   

                                    DI ALLUMIERE E TOLFA

Con la venuta in Italia di Napoleone e l' invio in esilio del Papa si venne a creare specialmente nello stato Pontificio un clima di tensione, parecchie città' non riconobbero l' autorità dei francesi e tra questi appunto gli abitanti dei paesi di Tolfa ed Allumiere (Mia supposizione su bande armate)che con audaci colpi di mano disturbavano l' esercito di occupazione, applicando quella che noi oggi chiameremmo guerriglia,  dato anche il vantaggio che offriva il terreno montuoso, nessuno osava più avventurarsi sul territorio.Cosi il comandante in capo dei francesi in Roma Gen. Macdonald decise che bisognava mettere fine alla cosa,  diede incarico al generale Merlin di preparare un piano di azione contro i due paesi.  Il Merlin predispose i movimenti per il 14 marzo 1799 l 'attacco doveva essere portato da tre colonne che partivano da tre punti differenti convergenti sul paese di Tolfa il Merlin assunse il comando della colonna centrale forte di 400 uomini che con le due laterali arrivavano complessivamente a 2000 elementi.

 

                                        LA CARTA DA LETTERA DEL GEN. MERLIN

La mattina del 14 le tre colonne iniziarono la loro marcia di avvicinamento ai due paesi,quella partita da S. Severa località del litorale laziale tra Roma e Civitavecchia avanzo' senza difficoltà fin sotto il paese di Tolfa quella partita dalla farnesiana località a 7 km da Allumiere e verso questo avviata superato l' eremo della Trinità' trovo' la strada sbarrata da tronchi di alberi , i rivoltosi che avevano scavato trincere li sottoposero ad un intenso fuoco di fucileria provocando morti e feriti, ed un arresto della marcia, il luogo dello scontro si può' ancora oggi vedere e porta  il nome di trincee. Dopo il primo sbandamento erano pur sempre soldati addestrati del più' forte a quel epoca esercito Europeo ripresero ad avanzare ed iniziarono una manovra di aggiramento che come effetto produsse una ritirata degli insorti fin sotto le prime case di Allumiere , che si riunirono con i difensori di Tolfa lasciando il paese nelle mani dei francesi che lo saccheggiarono, in particolare il palazzo dell' appaltatore (palazzo camerale) asportarono tutto dai mobili a  gli effetti personali gli allumieraschi morti nello scontro furono 13 ma al termine del saccheggio aumentarono a 22 come testimonia il libro dei morti della parrocchia.

   LIBRO DEI MORTI DELLA PARROCCHIA "DELLE ALLUMIERE" DAL 1733 IN POI

La colonna centrale proveniente da Civitavecchia e con a capo il gen. Merlin arrivo' nei pressi della chiesa di Cibona che si trova sulla strada che una volta conduceva a Tolfa qui fu affrontata da un grosso nucleo di insorti che pero' vista la consistenza dei francesi  ripiegarono sull' abitato di Tolfa. A questo punto non restava che portare simultaneamente l'ultimo attacco al paese, l' attacco inizio ed anche la lotta fu dura alle porte del paese inizio un sostenuto fuoco di fucileria ed ambedue i comandanti delle colonne francesi rimasero feriti,  vista la strenua difesa non rimase altro che incendiare le case ed avanzare con il fuoco fin sotto la vecchia rocca dove si barricano gli insorti. Con il favore delle tenebre una parte riuscì a fuggire per le campagne, pochi furono catturati  tutto viene saccheggiato anche le chiese, le perdite francesi furono di 33 fra feriti e morti,  il Merlin non soddisfatto del numero dei prigionieri escogito un tranello, invio un banditore in paese che invitava tutti quelli che avevano un arma a consegnarla e che nulla gli sarebbe stato fatto, non fu cosi' raggruppati     quanti si presentarono nella chiesa di S. Maria della sughera li fece fucilare per dare un monito per il futuro, il numero totale  fu di 145 tra fucilati e morti negli scontri desunti dal libro dei morti della parrocchia di Tolfa 89 i soli fucilati.

   IL LIBRO DEI MORTI DELLA PARROCCHIA DI TOLFA PER GLI ANNI 1795-1800

Il merlin lascio'  200 soldati ad Allumiere prima di ritornare a Civitavecchia ed   una scia di distruzione e morte,al punto che per sfamare la popolazione superstite dovette giungere da Viterbo pane e cibo.

 LEGGI SUL GIORNALE IL MONITORE ROMANO I FATTI DI TOLFA

 

LA CHIESA DI S. MARIA DELLA SUGHERA DOVE SI SVOLSE L' ECCIDIO E' VISIBILE DI LATO LA LAPIDE MESSA PER RICORDARE IL CENTENARIO DELL' EVENTO NEL 1899 (foto 1912 circa)

 

 

NOTA DEGLI   EFFETTI  PERSONALI PERSI DA UN DIPENDENTE DELLA SOCIETA'(computista Galeazzo Deina)   NELL'  INSURREZIONE. DI TUTTO IL MATERIALE TRAFUGATO ESISTE UN QUADERNO RILEGATO E VIDIMATO DA UN NOTAIO COMPOSTO DA 50 PAGINE IN MIO POSSESSO.(Archivio Pierantoni Allumiere)