I PAPI CHE VISITARONO "LE LUMIERE"

L’ allume scoperto sui monti della Tolfa , fu’ per tre secoli grande fonte di ricchezza per lo Stato Pontificio, era quindi oggetto di universale curiosità ed interesse, per questo motivo erano in molti che venivano da Roma e da altri paesi a vedere questi luoghi .Fra’ i tanti visitatori vi sono annoverati anche vari Pontefici desiderosi di vedere con i propri occhi quel tesoro ed il lavoro che veniva fatto nelle cave per estrarlo. Di alcune di queste visite sono rimasti dei brevi resoconti. Il primo pontefice che visitò le cave fu’nel 1481 Sisto IV pontefice dal 1471  al 1484 e del quale sappiamo ben poco si sa’ che passo’ da Bracciano a Civitavecchia per i monti della tolfa soffermandosi alle cave di Allume delle quali volle seguire tutte le lavorazioni , ritornando poi in Roma. Ben piu’ cose sappiamo sulla seconda visita di un pontefice in questo caso Giulio II  il "papa guerriero" pontefice dal 1503  al 1513   visito' la zona nel 1505 questa ne è la cronaca.Giulio II parti’ da Roma  il 2 sett 1505 con ampio seguito di dignitari per un viaggio che lo avrebbe portato nelle province del patrimonio di S. Pietro, compresa nell’ itinerario c’era la visita alle cave di allume della Tolfa. Partito da Roma raggiunse Nepi poi Civitacastellana i monti cimini e Viterbo dove rimase fino al primo di ottobre, il giorno 7 ottobre era a Corneto (Tarquinia) da dove parti per la Tolfa.La popolazione che era stata avvisata per tempo si raduno’ lungo le strade tributando onori al sommo pontefice gridando “viva il Papa Giulio”, il Papa dopo le varie cerimonie pranzo' e si riposo’prima di visitare le miniere con Agostino Ghigi che faceva parte del corteo in qualita’di cameriere segreto del papa e di appaltatore delle miniere.Il corteo il giorno seguente passando per Civitavecchia ritorno’ a Roma.Dopo Giulio II nel aprile del 1561 si deve registrare la visita alle miniere e sue lavorazioni di PioIV  il quale si trattenne anche nel vicino paese di Tolfa .Anche il suo successore Pio V visito’ le miniere ricevuto nel convento della sughera luogo a quel tempo più’ adatto a riceverlo non essendo ancora costruito il palazzo camerale alle Allumiere.Il quinto Papa che  venne nella nostra zona fu’ Gregorio XIII questi nel secondo anno del suo pontificato volle visitare le miniere di allume mossosi da Roma sul finire del novembre 1573  il giorno 29 era a Tolfa.Come si vede di questi tre pontefici le notizie sono molto poche e dedotte tutte dall’ archivio comunale di Tolfa mentre molti particolari ci sono sulla visita fatta da Sisto V essendovi una ampia documentazione nella biblioteca vaticana.Correva l’ anno 1588 quarto del suo pontificato quando Sisto V stabili’ di recarsi a visitare le miniere dell’ allume presso Tolfa e malgrado la stagione gia’ calda (era la fine di maggio) ele insistenze dei suoi parenti che lo esortavano a rinviarlo timorosi per la sua salute , il giorno 27 di maggio parti’ da Roma dopo un pubblico concistoro, partirono con lui vari cardinali , arcivescovi prelati, la guardia svizzera, e tutta la corte pontificia in complesso 950 persone.Il Giorno 28 giunse a Civitavecchia dove fu’ accolto dal governatore della provincia ,il lunedi 30 parti’ alla volta delle “Allumiere” qui’ lo attendevano gli  appaltatori delle miniere Altoviti, Ridolfi eOlgiati.La cronaca cosi’ racconta il suo arrivo “quando il pontefice fu’ in vista si produsse con le enormi caldare che servivano a cuocere il sasso alluminoso ed erano di bronzo un gran frastuono tale che ne risuonarono le valli circostanti ,giunto il corteo al palazzo camerale pote’ vedere due grandi fontane tutte rivestite di frondi e di allume da una usciva  acqua e dall’ altra vino rosso,il seguito i famigliari e le guardie svizzere data la calda giornata ne approfittarono abbondantemente trovandone ristoro.Gli appaltatori avevano preparato per la vista del papa alle miniere una dimostrazione su come si cavava l’ allume dalla montagna e tutte le successive  lavorazioni.Il pontefice fu’ sisitemato con il suo seguito in un  luogo  da dove avrebbe potuto seguire tutte le fasi della  lavorazione, si inizio' con la discesa  sul  fronte della cava di “cavaroli” legati con funi i quali praticarono un foro nella roccia riempiendolo di polvere da sparo, risaliti sopra in luogo sicuro accesero la miccia provocando un esplosione e la relativa caduta a terra di un gran numero di roccia Qui’ intervennero altri gruppi di operai che la frantumarono e caparono il materiale buono avviandolo alla lavorazione  da quello sterile avviandolo alla discarica .Il Papa osservo’ attentamente e con compiacimento il modo ardito e sollecito con cui queste operazioni venivano compiute ,spostandosi poco dopo su le piazze vide la macerazione e nelle fornaci la cottura nelle enormi caldaie da cui usciva per appositi canali raggiungendo le casse dove cristallizzava.Terminata la vista Sisto V torno’ al palazzo camerale dove siede’ a lauta mensa  e si riposo’dopo che fu’ servita la cena il papa si trattenne nel vestibolo del palazzo insieme ai cardinali , nel frattempo nella piazza si era radunata gran folla proveniente anche dalla Tolfa recatesi fin li’ al lume di torce ,e dalla folla si levarono voci di poeti accompagnati da musica che tessevano le lodi al pontefice ed ai cardinali  il tutto piacque molto a Sisto V ed agli altri del suo seguito. Cosi fini quella giornata memorabile nella storia delle miniere. La mattina seguente 1 giugno il Papa parti diretto a Bracciano passo alla Tolfa dove diede la benedizione apostolica proseguendo poi per Roma. Nel 1597 fu ' Clemente VIII che visito le lumiere, il 21 aprile parti da Roma accompagnato da otto cardinali , dignitari e la guardia svizzera , dopo un giro nella provincia di Viterbo arrivo' a Civitavecchia dove passo' in rassegna l'armata navale pontificia uscendo anche in mare su una galea malgrado il mare agitato.Il 30 aprile lascio' Civitavecchia per le "lumiere", preso alloggio nel palazzo camerale visito' poi le cave di allumite ed il villaggio dei minatori delle cave vecchie.La sera stessa il pontefice volle partire per Roma dove arrivo' in tarda notte. Un altro Papa che visito' "Allumiere" ormai era il 1835 ed il piccolo borgo era divenuto comune autonomo   con il nome di Allumiere fu' Gregorio XVI, il 20 maggio 1835 il pontefice arrivo a Civitavecchia accompagnato da un folto seguito di dignitari visito' il porto, il giorno seguente 21 maggio raggiunse Allumier , fu' ricevuto dal capitolo e dalla magistratura con cui si reco' a pregare nella chiesa camerale e successivamente a pranzo nel palazzo dell' appaltatore.Visito' lo stabilimento e le cave per far ritorno in serata a Civitavecchia, la mattina del 25 parti' per tornare a Roma. L' ultimo papa che visito' Allumiere fu' Pio IX il 13 ottobre 1857 arrivo' a Civitavecchia con tutto il suo seguito, il 15 ottobre parti' per Allumiere ove fu' accolto da musiche e campane, pio assistette alla lavorazione dell' allume e pranzo' nel palazzo camerale, doveva poi nel pomeriggio raggiungere la Tolfa ma causa il maltempo   ricevette la delegazione tolfetana ,ascoltando poi una conferenza del geologo Giuseppe Pozzi .Il mattino dopo la messa riparti per Roma.

 

 

 Il palazzo Camerale dove venivano ricevuti i Papi in visita e la camera loro riservata

 

 

 

Pianta del piano nobile con la dislocazione delle camere

 

 

 

 

 

 

 

 

Sisto IV

SISTO IV

 

 

Giulio II

GIULIO II

 

PioIV

PIO IV

 

PioV

PIO V

 

GregorioXIII

GREGORIO XIII

 

SistoV

SISTO V

 

ClementeVIII

CLEMENTE VIII

 

GregorioXVI

GREGORIO XVI

 

PioIX

PIO IX