Regnava Pio VII Barnaba Gregorio Chiaranti da Cesena Papa dal 1800 al 1823, durante il suo Pontificato fu istituita nel 1816 la gendarmeria pontificia (1). L'articolo 243 del motu proprio del 14 luglio 1816 creava il corpo dei carabinieri Pontifici alle dirette dipendenze del cardinale segretario di stato con un organico di due reggimenti. Scorrendo uno dei primi regolamenti di ammissione al corpo datato 1820 si viene a conoscere che occorrevano 7 requisiti ed 8 documenti per essere arruolati (foto1).Per quanto riguarda il casermaggio vi era un regolamento ben più' consistente, leggendone uno del 1820 si viene a sapere come era composta la dotazione per la cucina.(2)"Ogni brigata dovra' essere costantemente provveduta degli utensili da cucina consistenti in una paletta e molle di ferro catena per camino della cucina una marmitta di rame con sgommarello, schiumarola e marraccio , secchio di legno brocca di terra due piattini di terra per ciascun individuo due tovaglie per la tavola " per quanto riguarda l' illuminazione doveva essere fatta come testualmente"altamente illuminata i fanali saranno accesi all' ave Maria della sera e rimarranno accesi fino allo spuntare del giorno"

gendarmeria allumiere

 

gendarmeria tolfa

 

 Timbri di servizio gendarmeria Tolfa  e Allumiere (archivio.Pierantoni Allumiere)

 

gendarmeria civitavecchia

Timbro di servizio tenenza isolata di Civitavecchia purtroppo non troppo chiaro (archivio Pierantoni)

In una nota aggiunta si specificavano i mobili e gli arredi per ogni luogo della caserma. La spesa per il mantenimento degli alloggi era divisa fra comune e delegazione. Il comune di Allumiere divenne autonomo nel 1826 in precedenza dipendeva da Tolfa, inizialmente non esisteva una stazione di gendarmi ,per questo il compito di ordine pubblico era svolto dai gendarmi di Tolfa , come possiamo vedere da un verbale rimesso al priore di Allumiere nel quale e' descritta la perquisizione e l' arresto di tal Pietro A........  su richiesta dello stesso  priore.Verso il 1832 il priore si decideva a chiedere alla delegazione apostolica di Civitavecchia la creazione di una stazione fissa di carabinieri, effettivamente la situazione si era fatta difficile, sul territorio comunale vi erano molti lavoratori forestieri che venivano da ogni parte degli stati italiani per lavorare nel industria dell'allume e dopo aver frequentato cantine e bettole scoppiavano liti e risse con i residenti. La delegazione AP. sembra favorevole, chiede al comune di trovare un luogo adatto per aprire una caserma il comune affitta dei locali , cosi arrivano un brigadiere e tre carabinieri, inizialmente i rapporti con la popolazione non furono buoni e continue erano le discussioni con il comune la situazione si trascino' fino al 1838, la stazione fu' chiusa i militi richiamati alla sede di Civitavecchia   mentre il comandante brigadiere Leoni fu' inviato alla stazione di corneto. A questa chiusura vi fu' uno strascico, appena la caserma fu' chiusa ignoti forzarono la porta portando via quanto vi era contenuto, il priore se ne' lamenta in una lettera inviata al ex comandante Leoni elencando anche quanto mancava.(3)

 

(Fot.2) Bando del 1867 contro il brigantaggio

(Fot.1)Requisiti per essere ammessi nei carabinieri Pontifici

Per diversi anni non si parlo' piu' di una stazione fissa nel paese, fino alla fine degli anni 50, in quel periodo dalla delegazione Ap.di Civitavecchia si inizia a chiedere al comune di reperire nuovamente dei locali idonei di questi vi e' una descrizione in una lettera inviata al priore del comune. La questione si trascino' per diverso tempo anche perche' i locali in questione erano del Giordani ex priore . Da come si legge in una lettera ,dell’ inviato della delegazione apostolica “informo l’eccellenza vostra che nelle circostanze ebbi occasione di vedere il locale per cui posso rilevare la eccedenza dell’ affitto e sembra che il Giordani voglia profittare della circostanza”(4).

 

                           Gendarmi e Carabinieri Pontifici a Roma porta S.Lorenzo 1865                    ( foto archivio Pierantoni)

Finalmente nel 1862 il distaccamento fu’ attivato, con l’organico di un brigadiere e tre gendarmi aumentati nell’ anno in corso.(5)Nel 1866 la forza era composta da un brigadiere e sei gendarmi  con le solite difficolta’ di alloggio.Nel 1866 nel corso di un grande incendio salvarono diverse persone dalle fiamme, ricevendo per questo un encomio dal priore che in una lettera inviata alla tenenza di Civitavecchia cosi raccontava i fatti “Nel disgraziato incendio della a notte del 19 corrente nel terreno detto le felce il brigadiere Meloni assumeva la direzione dei borghesi Allumieristi accorsi e due gendarmi Proietti e Notarnicola , i due gendarmi operarono da coraggiosi in specie Notarnicola seppe con la sciabola aprirsi un varco per salvare il borghese Piroli Giuseppe che erasi troppo ingolfato e sarebbe stato preda delle fiamme” (6).Quindi come si vede nonostante i pochi mezzi a disposizione facevano il possibile,un altro campo in cui operavano era quello della ricerca e arresto dei malviventi, compito non certo facile visto che non esistevano ne’ foto ne celeri comunicazioni, riportiamo la descrizione oggi diremmo scheda segnaletica    di un ricercato giunta alla stazione di Allumiere nel 1864 “ dal comando superiore dei gendarmi Pontifici n°83341 si trascrivono i connotati personali e tutte le altre notizie riferibili a Filippo Santangeli che credesi di Terni ladro famoso deve ritenersi l’autore del furto avvenuto in Roma a danno di sua eccellenza il Sig. ministro di Baden .Anni 40 circa statura piuttosto bassa corporatura giusta con mezza barba in uso incolta e oscura vestito fino al 8 agosto 1863 sempre con cappello alla come ci pare, di mestiere e’ calzolaio. Ora egli può’ vestire  alla paina cioe’ con cappello e soprabito scuro nuovo e con pantaloni nuovi fattosi tutto con il denaro furtivo”(7)  e qui’ seguiva un elenco di cose da lui rubate, ora questa descrizione corrispondeva ad almeno qualche

                                               DIVISE DELLA GENDARMERIA PONTIFICIA SECONDA META' DELL' OTTOCENTO

migliaio di persone come sperassero di prenderlo e difficile da sapere. Sul finire degli anni 60 si trovarono anche nella nostra zona ad affrontare le prime bande di briganti che venivano dalla prov. di Viterbo e sconfinavano verso Civitavecchia . Sicuramente fu una banda di questi guidata da Domenico Tiburzi o Fioravanti composta da 40 elementi che tra’ il 16 ed il 18 maggio 1867 penetrava nella tenuta della Farnesiana (8)  a quel tempo proprietà degli Arata chiedendo loro una taglia di 3000 lire oro, oltre ad altra roba quale fucili cartucce viveri , ma non essendo stati pienamente soddisfatti nelle richieste diedero alle fiamme 60 balle  di lana uccidendo poi piu’ di mille pecore con i coltelli i gendarmi accorsero da Civitavecchia e Viterbo   ma i primi a giungere sul posto furono quelli di Allumiere e Tolfa i banditi  erano gia’ fuggiti verso Montalto di Castro, il danno ammonto’ a 10000 scudi. La delegazione Ap. Di Civitavecchia costatata la pericolosita’ di questo atto e per l’ influenza della famiglia Arata molto in vista a Civitavecchia  emano’ in data 16 sett.1867 un bando con norme severe contro il brigantaggio(foto2). Il 16 sett1870 la colonna Bixio proveniente da Grosseto entra in Civitavecchia da quel momento subentra il governo dei piemontesi , con la sua giustizia le sue leggi.  Ai gendarmi venne chiesto di passare a servire il nuovo stato gettando cosi le basi per la costituzione di una piu’ moderna ed efficiente gestione dell’ ordine pubblico.

 

NOTE

1)"La fine dell' esercito Pontificio " Stab.Min. Guerra Roma 1920 a.p.

2) Archivio storico comune di Allumiere 1823 b1

3)Lettera inviata in risposta al priore di Allumiere a.s.c. cat. 15/9

4)Lettera inviata al delegato Apostolico di Civ. a.s.c. 1861 cat. 15/9

5)Lettera al priore di Allumiere con richieste varie 1866 15/9 a.s.c.

6)Lettera del priore alla tenenza di Civitavecchia 23 lug.1866 a.s.c. cat.15/9

7)Lettera del comando superiore di Roma alle stazioni 1864 a.p.

8)Vittorio Vitalini Sacconi "Tradizioni a Civitavecchia dal 600 al 800 vol II a.p.

a.s.c.- archivio storico comunale Allumiere

a.p.- archivio Pierantoni Allumiere